saltare le marce
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ilprescelto2
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mah...sul 2000 se parti di seconda non ci sono vantaggi, la frizione è stressatissima come dice pasquale e ci mette una vita a salire di giri, solo scalando ogni tanto passo dalla 4° alla 2°, solo se si tratta di decelerazioni "lunghe" quindi quando la macchina ha il tempo e lo spazio per rallentare da sola senza l'aiuto di freni e motore. fare le discese a folle non lo faccio mai perchè col minimo a circa 700 giri ho sempre paura che si possa spegnere da un momento all'altro anche se in realtà non si spegne mai...però la paura che possa non funzionare il servofreno....sapete com'è...
:D
- coupe
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OdinEidolon
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Al contrario, in discesa in folle si consuma di più che con la marcia inserita! Infatti oltre un certo regime motore (nella mia 1300 giri, ma varia), in tutti i motori ormai esiste una tecnologia di cut-off, che ferma completamente l'afflusso di carburante (se non quello minimo necessario a lubrificare la camera, che è davvero poco) se l'acceleratore non è premuto.
Basta ragionare: se vai in folle, cosa tiene acceso il motore? Un po' di benzina deve entrarci. Se invece si va con la marcia inserita, la rotazione delle ruote si trasmette al motore e è la rotazione stessa a tenere acceso il motore (e quindi clima, servosterzo, servofreno...), non viceversa come avviene nella guida normale.
Certo in alcuni casi mettere in folle conviene, dal punto di vista dei consumi. Una delle tecniche più accreditate di risparmio di carburante (applicabile in strade veloci con pochissimo traffico) è quella del "pulse and glide", che appunto prevederebbe una fase di "pulse", accelrazione vicino al picco di efficienza del motore (ad esempio sul mio HDi sarebbe l'ideale fare 70-90 in 4a), e una fase di veleggiamento in folle, "glide" (nel mio caso sarebbe da 90 a 70), alternate. Ovviamente da adattare al terreno... certo funziona meglio sulle infinite strade americane!
Tanto che io non l'ho mai applicata, troppo complicata sulle nostre strade. Forse conviene a chi ha un'elettrica che in folle si spegne del tutto.
Basta ragionare: se vai in folle, cosa tiene acceso il motore? Un po' di benzina deve entrarci. Se invece si va con la marcia inserita, la rotazione delle ruote si trasmette al motore e è la rotazione stessa a tenere acceso il motore (e quindi clima, servosterzo, servofreno...), non viceversa come avviene nella guida normale.
Certo in alcuni casi mettere in folle conviene, dal punto di vista dei consumi. Una delle tecniche più accreditate di risparmio di carburante (applicabile in strade veloci con pochissimo traffico) è quella del "pulse and glide", che appunto prevederebbe una fase di "pulse", accelrazione vicino al picco di efficienza del motore (ad esempio sul mio HDi sarebbe l'ideale fare 70-90 in 4a), e una fase di veleggiamento in folle, "glide" (nel mio caso sarebbe da 90 a 70), alternate. Ovviamente da adattare al terreno... certo funziona meglio sulle infinite strade americane!
Tanto che io non l'ho mai applicata, troppo complicata sulle nostre strade. Forse conviene a chi ha un'elettrica che in folle si spegne del tutto.
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Albosan
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peccato che se lascio in folle la macchina va, mentre se lascio la marcia inserita la macchina rallenta e quindi se mi trovo in una pendenza bassa/moderata devo poi accelerare.
Di certo il regime minimo non è... il massimo:D per il motore, sia per la lubrificazione sia per i flussi.
Io non riesco a resistere a venire giù in folle da Bardonecchia in val di Susa verso Torino, non so quanti km riesco a fare in folle, non li ho mai contati ma sono tanti tanti tanti e garantisco che il consumo ne beneficia in modo tangibile.
La guida in folle richiede di essere molto e completamente concentrati su ciò che accade davanti e dietro, per sapere anticipare i sorpassi al momento giusto ed essere pronti a capire cosa può accadere con il più ampio anticipo di tempo per rimanere sempre in condizioni di sicurezza.
Bisogna infatti evitare di modificare la velocità di crociera che si sta mantenendo o acquisendo, fissando con attenzione continua il tachimetro per vederne la velocità e la direzione di scostamento al fine di prendere le decisioni più appropriate.
- garrincha
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Albosan ha scritto:
peccato che se lascio in folle la macchina va, mentre se lascio la marcia inserita la macchina rallenta e quindi se mi trovo in una pendenza bassa/moderata devo poi accelerare.
Di certo il regime minimo non è... il massimo:D per il motore, sia per la lubrificazione sia per i flussi.
Io non riesco a resistere a venire giù in folle da Bardonecchia in val di Susa verso Torino, non so quanti km riesco a fare in folle, non li ho mai contati ma sono tanti tanti tanti e garantisco che il consumo ne beneficia in modo tangibile.
La guida in folle richiede di essere molto e completamente concentrati su ciò che accade davanti e dietro, per sapere anticipare i sorpassi al momento giusto ed essere pronti a capire cosa può accadere con il più ampio anticipo di tempo per rimanere sempre in condizioni di sicurezza.
Bisogna infatti evitare di modificare la velocità di crociera che si sta mantenendo o acquisendo, fissando con attenzione continua il tachimetro per vederne la velocità e la direzione di scostamento al fine di prendere le decisioni più appropriate.
Stessa identica "musica"...qui dove mi trovo adesso ci sono 20 km di discesa e col prezzo del carburante e il divertimento da te descritto magistralmente...Ehhhhh non se ne può fare proprio a meno[;)].Comunque farò tesoro per tutte le altre situazioni dei consigli emersi dagli altri[;)].
peccato che se lascio in folle la macchina va, mentre se lascio la marcia inserita la macchina rallenta e quindi se mi trovo in una pendenza bassa/moderata devo poi accelerare.
Di certo il regime minimo non è... il massimo:D per il motore, sia per la lubrificazione sia per i flussi.
Io non riesco a resistere a venire giù in folle da Bardonecchia in val di Susa verso Torino, non so quanti km riesco a fare in folle, non li ho mai contati ma sono tanti tanti tanti e garantisco che il consumo ne beneficia in modo tangibile.
La guida in folle richiede di essere molto e completamente concentrati su ciò che accade davanti e dietro, per sapere anticipare i sorpassi al momento giusto ed essere pronti a capire cosa può accadere con il più ampio anticipo di tempo per rimanere sempre in condizioni di sicurezza.
Bisogna infatti evitare di modificare la velocità di crociera che si sta mantenendo o acquisendo, fissando con attenzione continua il tachimetro per vederne la velocità e la direzione di scostamento al fine di prendere le decisioni più appropriate.
Stessa identica "musica"...qui dove mi trovo adesso ci sono 20 km di discesa e col prezzo del carburante e il divertimento da te descritto magistralmente...Ehhhhh non se ne può fare proprio a meno[;)].Comunque farò tesoro per tutte le altre situazioni dei consigli emersi dagli altri[;)].
- daggy
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E' una tecnica applicata specialmente dai guidatori di auto ibride
OdinEidolon ha scritto:
Al contrario, in discesa in folle si consuma di più che con la marcia inserita! Infatti oltre un certo regime motore (nella mia 1300 giri, ma varia), in tutti i motori ormai esiste una tecnologia di cut-off, che ferma completamente l'afflusso di carburante (se non quello minimo necessario a lubrificare la camera, che è davvero poco) se l'acceleratore non è premuto.
Basta ragionare: se vai in folle, cosa tiene acceso il motore? Un po' di benzina deve entrarci. Se invece si va con la marcia inserita, la rotazione delle ruote si trasmette al motore e è la rotazione stessa a tenere acceso il motore (e quindi clima, servosterzo, servofreno...), non viceversa come avviene nella guida normale.
Certo in alcuni casi mettere in folle conviene, dal punto di vista dei consumi. Una delle tecniche più accreditate di risparmio di carburante (applicabile in strade veloci con pochissimo traffico) è quella del "pulse and glide", che appunto prevederebbe una fase di "pulse", accelrazione vicino al picco di efficienza del motore (ad esempio sul mio HDi sarebbe l'ideale fare 70-90 in 4a), e una fase di veleggiamento in folle, "glide" (nel mio caso sarebbe da 90 a 70), alternate. Ovviamente da adattare al terreno... certo funziona meglio sulle infinite strade americane!
Tanto che io non l'ho mai applicata, troppo complicata sulle nostre strade. Forse conviene a chi ha un'elettrica che in folle si spegne del tutto.
OdinEidolon ha scritto:
Al contrario, in discesa in folle si consuma di più che con la marcia inserita! Infatti oltre un certo regime motore (nella mia 1300 giri, ma varia), in tutti i motori ormai esiste una tecnologia di cut-off, che ferma completamente l'afflusso di carburante (se non quello minimo necessario a lubrificare la camera, che è davvero poco) se l'acceleratore non è premuto.
Basta ragionare: se vai in folle, cosa tiene acceso il motore? Un po' di benzina deve entrarci. Se invece si va con la marcia inserita, la rotazione delle ruote si trasmette al motore e è la rotazione stessa a tenere acceso il motore (e quindi clima, servosterzo, servofreno...), non viceversa come avviene nella guida normale.
Certo in alcuni casi mettere in folle conviene, dal punto di vista dei consumi. Una delle tecniche più accreditate di risparmio di carburante (applicabile in strade veloci con pochissimo traffico) è quella del "pulse and glide", che appunto prevederebbe una fase di "pulse", accelrazione vicino al picco di efficienza del motore (ad esempio sul mio HDi sarebbe l'ideale fare 70-90 in 4a), e una fase di veleggiamento in folle, "glide" (nel mio caso sarebbe da 90 a 70), alternate. Ovviamente da adattare al terreno... certo funziona meglio sulle infinite strade americane!
Tanto che io non l'ho mai applicata, troppo complicata sulle nostre strade. Forse conviene a chi ha un'elettrica che in folle si spegne del tutto.
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ilprescelto2
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Albosan ha scritto:
peccato che se lascio in folle la macchina va, mentre se lascio la marcia inserita la macchina rallenta e quindi se mi trovo in una pendenza bassa/moderata devo poi accelerare.
Di certo il regime minimo non è... il massimo:D per il motore, sia per la lubrificazione sia per i flussi.
Io non riesco a resistere a venire giù in folle da Bardonecchia in val di Susa verso Torino, non so quanti km riesco a fare in folle, non li ho mai contati ma sono tanti tanti tanti e garantisco che il consumo ne beneficia in modo tangibile.
La guida in folle richiede di essere molto e completamente concentrati su ciò che accade davanti e dietro, per sapere anticipare i sorpassi al momento giusto ed essere pronti a capire cosa può accadere con il più ampio anticipo di tempo per rimanere sempre in condizioni di sicurezza.
Bisogna infatti evitare di modificare la velocità di crociera che si sta mantenendo o acquisendo, fissando con attenzione continua il tachimetro per vederne la velocità e la direzione di scostamento al fine di prendere le decisioni più appropriate.
ok che sulle basse pendenze l'auto rallenta ma a questo punto metto una marcia in piu, sempre meglio che scendere a folle. lunghe discese a folle con pendenze un pò accentuate fanno consumare e surriscaldare i freni in maniera indecente. per esperienza personale quando scendi con un furgone carico da roccaraso verso castel di sangro in 3° invece che in 2° per fare lo sportivo e arrivi quasi sotto e non trovi piu i freni non è una bell'esperienza te l'assicuro...
:D
peccato che se lascio in folle la macchina va, mentre se lascio la marcia inserita la macchina rallenta e quindi se mi trovo in una pendenza bassa/moderata devo poi accelerare.
Di certo il regime minimo non è... il massimo:D per il motore, sia per la lubrificazione sia per i flussi.
Io non riesco a resistere a venire giù in folle da Bardonecchia in val di Susa verso Torino, non so quanti km riesco a fare in folle, non li ho mai contati ma sono tanti tanti tanti e garantisco che il consumo ne beneficia in modo tangibile.
La guida in folle richiede di essere molto e completamente concentrati su ciò che accade davanti e dietro, per sapere anticipare i sorpassi al momento giusto ed essere pronti a capire cosa può accadere con il più ampio anticipo di tempo per rimanere sempre in condizioni di sicurezza.
Bisogna infatti evitare di modificare la velocità di crociera che si sta mantenendo o acquisendo, fissando con attenzione continua il tachimetro per vederne la velocità e la direzione di scostamento al fine di prendere le decisioni più appropriate.
ok che sulle basse pendenze l'auto rallenta ma a questo punto metto una marcia in piu, sempre meglio che scendere a folle. lunghe discese a folle con pendenze un pò accentuate fanno consumare e surriscaldare i freni in maniera indecente. per esperienza personale quando scendi con un furgone carico da roccaraso verso castel di sangro in 3° invece che in 2° per fare lo sportivo e arrivi quasi sotto e non trovi piu i freni non è una bell'esperienza te l'assicuro...
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OdinEidolon
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ilprescelto2 ha scritto:
Albosan ha scritto:
peccato che se lascio in folle la macchina va, mentre se lascio la marcia inserita la macchina rallenta e quindi se mi trovo in una pendenza bassa/moderata devo poi accelerare.
Di certo il regime minimo non è... il massimo:D per il motore, sia per la lubrificazione sia per i flussi.
Io non riesco a resistere a venire giù in folle da Bardonecchia in val di Susa verso Torino, non so quanti km riesco a fare in folle, non li ho mai contati ma sono tanti tanti tanti e garantisco che il consumo ne beneficia in modo tangibile.
La guida in folle richiede di essere molto e completamente concentrati su ciò che accade davanti e dietro, per sapere anticipare i sorpassi al momento giusto ed essere pronti a capire cosa può accadere con il più ampio anticipo di tempo per rimanere sempre in condizioni di sicurezza.
Bisogna infatti evitare di modificare la velocità di crociera che si sta mantenendo o acquisendo, fissando con attenzione continua il tachimetro per vederne la velocità e la direzione di scostamento al fine di prendere le decisioni più appropriate.
ok che sulle basse pendenze l'auto rallenta ma a questo punto metto una marcia in piu, sempre meglio che scendere a folle. lunghe discese a folle con pendenze un pò accentuate fanno consumare e surriscaldare i freni in maniera indecente. per esperienza personale quando scendi con un furgone carico da roccaraso verso castel di sangro in 3° invece che in 2° per fare lo sportivo e arrivi quasi sotto e non trovi piu i freni non è una bell'esperienza te l'assicuro...
:D
Ahah! Hai ragione, a me è capitato in vacanza col vecchio camper (Transit 2.5 diesel aspirato 75cv 1990, 3.5t da carico) giù per il Passo Vrsic, Slovenia. è stato davvero brutto. I freni erano cotti nonostante io usi sempre tantissimo il freno motore. Io ero digiuno di auto e non sapevo bene cosa fare, se non pompare il pedale a più non posso, usare a tratti il freno a mano e continuare a fare seconda - prima a razzo per rallentare in qualche modo la discesa prima deitornati - la prima non potevo metterla fino in fondo perché andavamo troppo veloce, ma mollando dolcemente la frizione si riusciva a rallentare un po', poi rimettevo seconda e così via.
Per fortuna non ho incontrato auto... ci siamo riusciti a fermare solo alla fine della discesa. Ho preso un bello spavento.
Ritornando al discorso "folle", è vero che sulle pendenze lievi è conveniente a volte tenere la folle piuttosto che accelerare lievemente in una marcia alta. Ma su pendenze anche solo un po' più accentuate è conveniente inserire la marcia, anche la 5a.
Albosan ha scritto:
peccato che se lascio in folle la macchina va, mentre se lascio la marcia inserita la macchina rallenta e quindi se mi trovo in una pendenza bassa/moderata devo poi accelerare.
Di certo il regime minimo non è... il massimo:D per il motore, sia per la lubrificazione sia per i flussi.
Io non riesco a resistere a venire giù in folle da Bardonecchia in val di Susa verso Torino, non so quanti km riesco a fare in folle, non li ho mai contati ma sono tanti tanti tanti e garantisco che il consumo ne beneficia in modo tangibile.
La guida in folle richiede di essere molto e completamente concentrati su ciò che accade davanti e dietro, per sapere anticipare i sorpassi al momento giusto ed essere pronti a capire cosa può accadere con il più ampio anticipo di tempo per rimanere sempre in condizioni di sicurezza.
Bisogna infatti evitare di modificare la velocità di crociera che si sta mantenendo o acquisendo, fissando con attenzione continua il tachimetro per vederne la velocità e la direzione di scostamento al fine di prendere le decisioni più appropriate.
ok che sulle basse pendenze l'auto rallenta ma a questo punto metto una marcia in piu, sempre meglio che scendere a folle. lunghe discese a folle con pendenze un pò accentuate fanno consumare e surriscaldare i freni in maniera indecente. per esperienza personale quando scendi con un furgone carico da roccaraso verso castel di sangro in 3° invece che in 2° per fare lo sportivo e arrivi quasi sotto e non trovi piu i freni non è una bell'esperienza te l'assicuro...
Ahah! Hai ragione, a me è capitato in vacanza col vecchio camper (Transit 2.5 diesel aspirato 75cv 1990, 3.5t da carico) giù per il Passo Vrsic, Slovenia. è stato davvero brutto. I freni erano cotti nonostante io usi sempre tantissimo il freno motore. Io ero digiuno di auto e non sapevo bene cosa fare, se non pompare il pedale a più non posso, usare a tratti il freno a mano e continuare a fare seconda - prima a razzo per rallentare in qualche modo la discesa prima deitornati - la prima non potevo metterla fino in fondo perché andavamo troppo veloce, ma mollando dolcemente la frizione si riusciva a rallentare un po', poi rimettevo seconda e così via.
Per fortuna non ho incontrato auto... ci siamo riusciti a fermare solo alla fine della discesa. Ho preso un bello spavento.
Ritornando al discorso "folle", è vero che sulle pendenze lievi è conveniente a volte tenere la folle piuttosto che accelerare lievemente in una marcia alta. Ma su pendenze anche solo un po' più accentuate è conveniente inserire la marcia, anche la 5a.
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Albosan
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ilprescelto2 ha scritto:
[ok che sulle basse pendenze l'auto rallenta ma a questo punto metto una marcia in piu, sempre meglio che scendere a folle. lunghe discese a folle con pendenze un pò accentuate fanno consumare e surriscaldare i freni in maniera indecente. per esperienza personale quando scendi con un furgone carico da roccaraso verso castel di sangro in 3° invece che in 2° per fare lo sportivo e arrivi quasi sotto e non trovi piu i freni non è una bell'esperienza te l'assicuro...
:D
effettivamente non l'ho chiarito, ma io mi riferisco esclusivamente a discese medie/basse autostradali, non a strade di montagna con curve o tornanti.
Lì hai certamente ragione, non ha alcun senso andare in folle per poi pestare il freno, neanche una volta!
ciao
[ok che sulle basse pendenze l'auto rallenta ma a questo punto metto una marcia in piu, sempre meglio che scendere a folle. lunghe discese a folle con pendenze un pò accentuate fanno consumare e surriscaldare i freni in maniera indecente. per esperienza personale quando scendi con un furgone carico da roccaraso verso castel di sangro in 3° invece che in 2° per fare lo sportivo e arrivi quasi sotto e non trovi piu i freni non è una bell'esperienza te l'assicuro...
effettivamente non l'ho chiarito, ma io mi riferisco esclusivamente a discese medie/basse autostradali, non a strade di montagna con curve o tornanti.
Lì hai certamente ragione, non ha alcun senso andare in folle per poi pestare il freno, neanche una volta!
ciao
- garrincha
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:I:I:I:IOppssss anche io....Ci mancherebbe altro!!Sto parlando della Messina-Palermo e di alcune tratte della Salerno-Reggio in condizioni di traffico scarso...In cui oltretutto riesco ad apprezzarne la fantastica aerodinamica che, con scarsa pendenza,da l'idea di andare "a vela"....Incredibile sembra non sentire l'attrito con l'aria e l'asfalto:0!!!
- ermigenni
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Con un amico Teramano usciti dal traforo del Gransasso in direzione adriatico, mi dice: ora metti in folle che arriviamo a Teramo senza accellerare. E' stato così. 30 km di discesa in folle a 100-110 km/.
Ero un pò preoccupato, di solito preferisco avere il motore in tiro, però è stata una bella esperienza. Secondo il CDB consumavo 0.4 litri x 100km. infatti l'autonomia continuava a salire. Quella è stata l' unica soddisfazione.
Forse Alessandro ilprescielto conosce quel tratto di strada.
Ero un pò preoccupato, di solito preferisco avere il motore in tiro, però è stata una bella esperienza. Secondo il CDB consumavo 0.4 litri x 100km. infatti l'autonomia continuava a salire. Quella è stata l' unica soddisfazione.
Forse Alessandro ilprescielto conosce quel tratto di strada.
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ilprescelto2
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ermigenni ha scritto:
Con un amico Teramano usciti dal traforo del Gransasso in direzione adriatico, mi dice: ora metti in folle che arriviamo a Teramo senza accellerare. E' stato così. 30 km di discesa in folle a 100-110 km/.
Ero un pò preoccupato, di solito preferisco avere il motore in tiro, però è stata una bella esperienza. Secondo il CDB consumavo 0.4 litri x 100km. infatti l'autonomia continuava a salire. Quella è stata l' unica soddisfazione.
Forse Alessandro ilprescielto conosce quel tratto di strada.
si che la conosco!! e quando posso la evito!!
:D a parte per il prezzo del pedaggio (l'autostrada dei parchi è famosa per essere la piu cara d'italia...) quei 30 km di cui parli ti saranno costati circa 5€ giusto? soprattutto la evito per la paura del vuoto, difatti in discesa quando esci dal traforo, 10 minuti circa in galleria, l'auto in folle prende velocità vista la pendenza superiore al 10% e c'è un curvone verso sx tutto su ponte dal quale spesso non si vede sotto per quant'è alto....ecco io là di solito non supero nemmeno i 90 e sempre rigorosamente con marcia inserita, ma solo perchè è un mio blocco, e immaginate farlo d'inverno con qualche lastra di ghiaccio qua e là !! la stessa cosa cmq puoi farla da l'aquila sulla statale che scende per navelli, si arriva dal bivio di barisciano a bussi, circa 20 km a folle.
Con un amico Teramano usciti dal traforo del Gransasso in direzione adriatico, mi dice: ora metti in folle che arriviamo a Teramo senza accellerare. E' stato così. 30 km di discesa in folle a 100-110 km/.
Ero un pò preoccupato, di solito preferisco avere il motore in tiro, però è stata una bella esperienza. Secondo il CDB consumavo 0.4 litri x 100km. infatti l'autonomia continuava a salire. Quella è stata l' unica soddisfazione.
Forse Alessandro ilprescielto conosce quel tratto di strada.
si che la conosco!! e quando posso la evito!!
- garrincha
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Oggi ho di nuovo ripercorso la tratta autostradale che generalmente faccio a folle nella discesa di circa 20 km....Ebbene,stupore immenso,l'ho percorsa in V a 80/90 km/h e mi ha consumato meno che a folle...Incredibile!!! Aveva ragione chi sosteneva che a folle non c'è il risparmio massimo:I:I:I.Sono incredulo comunque W il forum e le dritte che ne scaturiscono.