TRAGEDIA
- garrincha
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- Iscritto il: sab nov 21, 2009 10:51 pm
- Località: Piemonte

pietro ha scritto:
Crismotor ha scritto:
Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Sante parole,soprattutto per gli imbecilli come me che,sebbene nemici dichiarati delle moto per timore(non lo voglio neanche immaginare quanto sarebbe bello provarle!!!)poi in macchina hanno il piede pesantino!!!Come se il danno che procurerebbe anche un solo sassolino a velocità impronunciabili,fosse poca cosa...
Crismotor ha scritto:
Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Sante parole,soprattutto per gli imbecilli come me che,sebbene nemici dichiarati delle moto per timore(non lo voglio neanche immaginare quanto sarebbe bello provarle!!!)poi in macchina hanno il piede pesantino!!!Come se il danno che procurerebbe anche un solo sassolino a velocità impronunciabili,fosse poca cosa...
- johnnya
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- Iscritto il: lun mar 14, 2011 1:44 pm
- Località: Puglia

io se fossi in rossi e capirossi e tanti altri dopo questa cosa visto che hanno vinto tutto quello che si poteva vincere avrei mollato tutto! Per se e per tutta la gente che li ama.
La dose di incoscenza che devono avere per poter esse vincenti , rimangono a pagarla per tutta la vita le persone care che restano!
La dose di incoscenza che devono avere per poter esse vincenti , rimangono a pagarla per tutta la vita le persone care che restano!
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ilprescelto2
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- Iscritto il: ven ott 30, 2009 10:10 am
- Località: Abruzzo
quoto pietro e gialias...chi di noi non ha mai visto un incidente grave per strada? Anche un semplice pedone tirato sotto... à‰ sicuramente una scelta soggettiva quella se valga o meno la pena di rischiare in moto e come tale va rispettata, ma allo stesso tempo non possiamo chiuderci sotto una campana di vetro...e cmq non scamperemmo a tutti i pericoli che la vita quotidiana ci pone davanti.
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Crismotor
- Messaggi: 329
- Iscritto il: mer nov 25, 2009 11:38 pm
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gialias ha scritto:
pietro ha scritto:
Crismotor ha scritto:
Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
pietro ha scritto:
Crismotor ha scritto:
Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
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OdinEidolon
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- Iscritto il: gio mag 26, 2011 6:31 pm
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Crismotor ha scritto:
gialias ha scritto:
pietro ha scritto:
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Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
Personalmente, penso che bisognerebbe mettere telecamere a circuito chiuso a tutti gli incroci, proprio per queste cose.
Tolleranza zero: se passare con il rosso, vuoi per distrazione vuoi per un colpo di sonno, può capitare (per fortuna a me non è mai successo, né sto giustificando quelli che lo fanno d'abitudine), è profondamente sbagliato e punibile duramente, uno che non presta soccorso, per quel che mi riguarda, andrebbe preso di peso e sbattuto in prigione per metà della vita che gli rimane da vivere, e che per l'altra metà abbia da pagare i danni. (sempre che non si consegni nelle 24 ore seguenti, allora alleggerirei un po' la pena, magari)
E di solito non sono il solito giustizialista alla "legge del taglione", ma 'ste cose mi fan proprio inc*****e.
Io son quel tipo di persona che se vede un automobilista fermo a bordo strada col cofano alzato si ferma a dare una mano, sull'omissione di soccorso ho il dente avvelenato: si tratta, in un colpo solo, di vigliaccheria, idiozia, menefreghismo ecc., per non dire di peggio.
Scusate lo sfogo.
gialias ha scritto:
pietro ha scritto:
Crismotor ha scritto:
Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
Personalmente, penso che bisognerebbe mettere telecamere a circuito chiuso a tutti gli incroci, proprio per queste cose.
Tolleranza zero: se passare con il rosso, vuoi per distrazione vuoi per un colpo di sonno, può capitare (per fortuna a me non è mai successo, né sto giustificando quelli che lo fanno d'abitudine), è profondamente sbagliato e punibile duramente, uno che non presta soccorso, per quel che mi riguarda, andrebbe preso di peso e sbattuto in prigione per metà della vita che gli rimane da vivere, e che per l'altra metà abbia da pagare i danni. (sempre che non si consegni nelle 24 ore seguenti, allora alleggerirei un po' la pena, magari)
E di solito non sono il solito giustizialista alla "legge del taglione", ma 'ste cose mi fan proprio inc*****e.
Io son quel tipo di persona che se vede un automobilista fermo a bordo strada col cofano alzato si ferma a dare una mano, sull'omissione di soccorso ho il dente avvelenato: si tratta, in un colpo solo, di vigliaccheria, idiozia, menefreghismo ecc., per non dire di peggio.
Scusate lo sfogo.
- coupe
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OdinEidolon ha scritto:
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Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
Personalmente, penso che bisognerebbe mettere telecamere a circuito chiuso a tutti gli incroci, proprio per queste cose.
Tolleranza zero: se passare con il rosso, vuoi per distrazione vuoi per un colpo di sonno, può capitare (per fortuna a me non è mai successo, né sto giustificando quelli che lo fanno d'abitudine), è profondamente sbagliato e punibile duramente, uno che non presta soccorso, per quel che mi riguarda, andrebbe preso di peso e sbattuto in prigione per metà della vita che gli rimane da vivere, e che per l'altra metà abbia da pagare i danni. (sempre che non si consegni nelle 24 ore seguenti, allora alleggerirei un po' la pena, magari)
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Io son quel tipo di persona che se vede un automobilista fermo a bordo strada col cofano alzato si ferma a dare una mano, sull'omissione di soccorso ho il dente avvelenato: si tratta, in un colpo solo, di vigliaccheria, idiozia, menefreghismo ecc., per non dire di peggio.
Scusate lo sfogo.
Io la penso come te! Anche io sono tra quelli che si ferma a prestare aiuto a quelli in difficoltà (anche se oggi è sempre più pericoloso farlo...).
Sostengo inoltre che ci vorrebbero molti ma molti più controlli delle forze dell'ordine per verificare le assicurazioni delle auto/furgoni, invece che fare cassa con le soste vietate come succede a Milano. Purtroppo viaggiano talmente tante auto non in regola che, nella malaugurata ipotesi che ti vengono addosso, non pagano neppure i danni....
Crismotor ha scritto:
gialias ha scritto:
pietro ha scritto:
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Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
Personalmente, penso che bisognerebbe mettere telecamere a circuito chiuso a tutti gli incroci, proprio per queste cose.
Tolleranza zero: se passare con il rosso, vuoi per distrazione vuoi per un colpo di sonno, può capitare (per fortuna a me non è mai successo, né sto giustificando quelli che lo fanno d'abitudine), è profondamente sbagliato e punibile duramente, uno che non presta soccorso, per quel che mi riguarda, andrebbe preso di peso e sbattuto in prigione per metà della vita che gli rimane da vivere, e che per l'altra metà abbia da pagare i danni. (sempre che non si consegni nelle 24 ore seguenti, allora alleggerirei un po' la pena, magari)
E di solito non sono il solito giustizialista alla "legge del taglione", ma 'ste cose mi fan proprio inc*****e.
Io son quel tipo di persona che se vede un automobilista fermo a bordo strada col cofano alzato si ferma a dare una mano, sull'omissione di soccorso ho il dente avvelenato: si tratta, in un colpo solo, di vigliaccheria, idiozia, menefreghismo ecc., per non dire di peggio.
Scusate lo sfogo.
Io la penso come te! Anche io sono tra quelli che si ferma a prestare aiuto a quelli in difficoltà (anche se oggi è sempre più pericoloso farlo...).
Sostengo inoltre che ci vorrebbero molti ma molti più controlli delle forze dell'ordine per verificare le assicurazioni delle auto/furgoni, invece che fare cassa con le soste vietate come succede a Milano. Purtroppo viaggiano talmente tante auto non in regola che, nella malaugurata ipotesi che ti vengono addosso, non pagano neppure i danni....
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OdinEidolon
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Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
Personalmente, penso che bisognerebbe mettere telecamere a circuito chiuso a tutti gli incroci, proprio per queste cose.
Tolleranza zero: se passare con il rosso, vuoi per distrazione vuoi per un colpo di sonno, può capitare (per fortuna a me non è mai successo, né sto giustificando quelli che lo fanno d'abitudine), è profondamente sbagliato e punibile duramente, uno che non presta soccorso, per quel che mi riguarda, andrebbe preso di peso e sbattuto in prigione per metà della vita che gli rimane da vivere, e che per l'altra metà abbia da pagare i danni. (sempre che non si consegni nelle 24 ore seguenti, allora alleggerirei un po' la pena, magari)
E di solito non sono il solito giustizialista alla "legge del taglione", ma 'ste cose mi fan proprio inc*****e.
Io son quel tipo di persona che se vede un automobilista fermo a bordo strada col cofano alzato si ferma a dare una mano, sull'omissione di soccorso ho il dente avvelenato: si tratta, in un colpo solo, di vigliaccheria, idiozia, menefreghismo ecc., per non dire di peggio.
Scusate lo sfogo.
Io la penso come te! Anche io sono tra quelli che si ferma a prestare aiuto a quelli in difficoltà (anche se oggi è sempre più pericoloso farlo...).
Sostengo inoltre che ci vorrebbero molti ma molti più controlli delle forze dell'ordine per verificare le assicurazioni delle auto/furgoni, invece che fare cassa con le soste vietate come succede a Milano. Purtroppo viaggiano talmente tante auto non in regola che, nella malaugurata ipotesi che ti vengono addosso, non pagano neppure i danni....
Per quel che mi riguarda dovrebbero fare molti più controlli, E fare anche cassa sui parcheggi... io vivo per la maggior parte del tempo a Trieste, il problema parcheggi è pazzesco: c'è gente che parcheggia veramente da cani, ovunque, dando fastidio agli altri automobilisti ed ai pedoni, creando pericoli alla circolazione con posteggi in seconda e terza fila, il tutto per non andare a fermarsi 100 metri più in là , "tanto mi fermo solo per andare a fare la spesa".
Senza contare l'inciviltà nel modo in cui parcheggiano: in 8 mesi ho ricevuto 6 (dico sei!) tra botte e graffiate. Ormai ho imparato a selezionare i posteggi più "sicuri" dove la bora non ti fa cadere alberi addosso e la gente non fa l'autoscontro cercando di posteggiare. Chiusa parentesi.
Dalle "mie" parti invece, a Belluno, per fortuna il parcheggio è molto più civile e facile. Comunque c'è un problema di afflusso alla strada verso Cortina (all'altezza di Longarone), che ogni weekend si intasa per i turisti che vengon su. Per quelli come me che ci vivono c'è una stradina laterale riservata ai residenti. Purtroppo con l'avvento dei navigatori anche i trevisani se ne son accorti, e han iniziato a passare. Il vigile che ci staziona, nonostante i grossi cartelli di divieto ai non residenti, si limitava a far tornare indietro le vetture (e io là in coda ad aspettare che 40 macchine venissero rimandate indietro... una volta alla settimana) senza fare multe.
Ora, per mancanza di fondi, non mettono più neppure il vigile, ed è un casino... se avessero semplicemente fatto rispettare il codice multando, anche di poco, chi non rispetta il cartello che c'è all'inizio della strada, ci avrebbero guadagnato a palate, magari tirando su soldi per quella che potrebbe essere una possibile circonvallazione.
Scusate lo sfogo /bis.
OdinEidolon ha scritto:
Crismotor ha scritto:
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pietro ha scritto:
Crismotor ha scritto:
Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
Personalmente, penso che bisognerebbe mettere telecamere a circuito chiuso a tutti gli incroci, proprio per queste cose.
Tolleranza zero: se passare con il rosso, vuoi per distrazione vuoi per un colpo di sonno, può capitare (per fortuna a me non è mai successo, né sto giustificando quelli che lo fanno d'abitudine), è profondamente sbagliato e punibile duramente, uno che non presta soccorso, per quel che mi riguarda, andrebbe preso di peso e sbattuto in prigione per metà della vita che gli rimane da vivere, e che per l'altra metà abbia da pagare i danni. (sempre che non si consegni nelle 24 ore seguenti, allora alleggerirei un po' la pena, magari)
E di solito non sono il solito giustizialista alla "legge del taglione", ma 'ste cose mi fan proprio inc*****e.
Io son quel tipo di persona che se vede un automobilista fermo a bordo strada col cofano alzato si ferma a dare una mano, sull'omissione di soccorso ho il dente avvelenato: si tratta, in un colpo solo, di vigliaccheria, idiozia, menefreghismo ecc., per non dire di peggio.
Scusate lo sfogo.
Io la penso come te! Anche io sono tra quelli che si ferma a prestare aiuto a quelli in difficoltà (anche se oggi è sempre più pericoloso farlo...).
Sostengo inoltre che ci vorrebbero molti ma molti più controlli delle forze dell'ordine per verificare le assicurazioni delle auto/furgoni, invece che fare cassa con le soste vietate come succede a Milano. Purtroppo viaggiano talmente tante auto non in regola che, nella malaugurata ipotesi che ti vengono addosso, non pagano neppure i danni....
Per quel che mi riguarda dovrebbero fare molti più controlli, E fare anche cassa sui parcheggi... io vivo per la maggior parte del tempo a Trieste, il problema parcheggi è pazzesco: c'è gente che parcheggia veramente da cani, ovunque, dando fastidio agli altri automobilisti ed ai pedoni, creando pericoli alla circolazione con posteggi in seconda e terza fila, il tutto per non andare a fermarsi 100 metri più in là , "tanto mi fermo solo per andare a fare la spesa".
Senza contare l'inciviltà nel modo in cui parcheggiano: in 8 mesi ho ricevuto 6 (dico sei!) tra botte e graffiate. Ormai ho imparato a selezionare i posteggi più "sicuri" dove la bora non ti fa cadere alberi addosso e la gente non fa l'autoscontro cercando di posteggiare. Chiusa parentesi.
Dalle "mie" parti invece, a Belluno, per fortuna il parcheggio è molto più civile e facile. Comunque c'è un problema di afflusso alla strada verso Cortina (all'altezza di Longarone), che ogni weekend si intasa per i turisti che vengon su. Per quelli come me che ci vivono c'è una stradina laterale riservata ai residenti. Purtroppo con l'avvento dei navigatori anche i trevisani se ne son accorti, e han iniziato a passare. Il vigile che ci staziona, nonostante i grossi cartelli di divieto ai non residenti, si limitava a far tornare indietro le vetture (e io là in coda ad aspettare che 40 macchine venissero rimandate indietro... una volta alla settimana) senza fare multe.
Ora, per mancanza di fondi, non mettono più neppure il vigile, ed è un casino... se avessero semplicemente fatto rispettare il codice multando, anche di poco, chi non rispetta il cartello che c'è all'inizio della strada, ci avrebbero guadagnato a palate, magari tirando su soldi per quella che potrebbe essere una possibile circonvallazione.
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Franco Rebora
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OdinEidolon ha scritto:
coupe ha scritto:
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Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
Personalmente, penso che bisognerebbe mettere telecamere a circuito chiuso a tutti gli incroci, proprio per queste cose.
Tolleranza zero: se passare con il rosso, vuoi per distrazione vuoi per un colpo di sonno, può capitare (per fortuna a me non è mai successo, né sto giustificando quelli che lo fanno d'abitudine), è profondamente sbagliato e punibile duramente, uno che non presta soccorso, per quel che mi riguarda, andrebbe preso di peso e sbattuto in prigione per metà della vita che gli rimane da vivere, e che per l'altra metà abbia da pagare i danni. (sempre che non si consegni nelle 24 ore seguenti, allora alleggerirei un po' la pena, magari)
E di solito non sono il solito giustizialista alla "legge del taglione", ma 'ste cose mi fan proprio inc*****e.
Io son quel tipo di persona che se vede un automobilista fermo a bordo strada col cofano alzato si ferma a dare una mano, sull'omissione di soccorso ho il dente avvelenato: si tratta, in un colpo solo, di vigliaccheria, idiozia, menefreghismo ecc., per non dire di peggio.
Scusate lo sfogo.
Io la penso come te! Anche io sono tra quelli che si ferma a prestare aiuto a quelli in difficoltà (anche se oggi è sempre più pericoloso farlo...).
Sostengo inoltre che ci vorrebbero molti ma molti più controlli delle forze dell'ordine per verificare le assicurazioni delle auto/furgoni, invece che fare cassa con le soste vietate come succede a Milano. Purtroppo viaggiano talmente tante auto non in regola che, nella malaugurata ipotesi che ti vengono addosso, non pagano neppure i danni....
Per quel che mi riguarda dovrebbero fare molti più controlli, E fare anche cassa sui parcheggi... io vivo per la maggior parte del tempo a Trieste, il problema parcheggi è pazzesco: c'è gente che parcheggia veramente da cani, ovunque, dando fastidio agli altri automobilisti ed ai pedoni, creando pericoli alla circolazione con posteggi in seconda e terza fila, il tutto per non andare a fermarsi 100 metri più in là , "tanto mi fermo solo per andare a fare la spesa".
Senza contare l'inciviltà nel modo in cui parcheggiano: in 8 mesi ho ricevuto 6 (dico sei!) tra botte e graffiate. Ormai ho imparato a selezionare i posteggi più "sicuri" dove la bora non ti fa cadere alberi addosso e la gente non fa l'autoscontro cercando di posteggiare. Chiusa parentesi.
Dalle "mie" parti invece, a Belluno, per fortuna il parcheggio è molto più civile e facile. Comunque c'è un problema di afflusso alla strada verso Cortina (all'altezza di Longarone), che ogni weekend si intasa per i turisti che vengon su. Per quelli come me che ci vivono c'è una stradina laterale riservata ai residenti. Purtroppo con l'avvento dei navigatori anche i trevisani se ne son accorti, e han iniziato a passare. Il vigile che ci staziona, nonostante i grossi cartelli di divieto ai non residenti, si limitava a far tornare indietro le vetture (e io là in coda ad aspettare che 40 macchine venissero rimandate indietro... una volta alla settimana) senza fare multe.
Ora, per mancanza di fondi, non mettono più neppure il vigile, ed è un casino... se avessero semplicemente fatto rispettare il codice multando, anche di poco, chi non rispetta il cartello che c'è all'inizio della strada, ci avrebbero guadagnato a palate, magari tirando su soldi per quella che potrebbe essere una possibile circonvallazione.
Scusate lo sfogo /bis.
Signori, ci sono città come Milano in cui ti devi muovere in auto o con i mezzi pubblici, e poi ci sono città più piccole.
Io sto in periferia di Alessandria e da casa mia al centro città sono 2 km. a piedi. I pericoli sono minimi, dopo una giornata nera ci si rilassa, si legge e, se si incontra qualcuno che si conosce si chiacchiera. Mi si dirà , ma se ho fretta?
A 5 km/ora (senza ammazzarsi ma ad andatura tranquilla) sono poco più di 15 minuti. Mi si dirà : ma in auto e in moto si fa prima. Sicuri?
A piedi si esce di casa e si è operativi subito.
Nell'altro modo si sale in auto, si mette in moto, si fanno 3 semafori, si cerca un parcheggio, si scende, si paga, si torna, si mette il biglietto e si chiude la macchina, magari a 5 min. di strada da dove vuoi andare. E poi una birra non la bevi se no salta la patente, guardi l'orologio per vedere quando scade il parcheggio, ecc.
In alternativa, la bici. Voi mi direte: sei pazzo, è un sito d'auto. Certo, l'auto va ai raduni, mi sposta a 100 km. di distanza, mi permette di andare dai clienti e quant'altro, ma SOLO quando serve.
Meditate; ambiente, pancia e salute vi ringrazieranno. E poi...c'è la bici (però qui le rubano, e tanto, mentre...non mi hanno ancora tagliato i piedi). Addio Marco! Ci hai regalato l'allegria.
coupe ha scritto:
OdinEidolon ha scritto:
Crismotor ha scritto:
gialias ha scritto:
pietro ha scritto:
Crismotor ha scritto:
Quando succedono queste tragedie penso a quelli che restano a piangere distrutti dal dolore, penso a mia figlia, a mia moglie e ai miei genitori e al dolore che gli causerei, e preso dallo sconforto medito seriamente di vendere la mia.
Io non venderei mai le mie moto, ma sicuramente ancora più che mai cercherò di prendermi meno rischi possibili.
La pericolosità insita nella moto non si può negare, ma la mia passione è troppo grande per rinunciarvi, anche perchè a questa stregua dovrei rinunciare ad uscire in biciletta, a sciare, ad usare l'auto (anche se più sicura della moto, i morti per incidenti stradali ci sono eccome).
Io penso che non si dovrebbe rinunciare a vivere ma solamente che tutti dovremmo essere un po' meno incoscienti.
Come non quotarti, non ho voluto rispondare a questa affermazione di crismotor direttamente perchè la vedo come una riflessione molto personale, ma personalmente la moto è da sempre una delle mie più grandi passioni, e anche io non potrei mai rinunciare, proprio perchè è passione vera, pura è quindi è vità , non potrei mai abbandonare il mestiere del motociclista.
Infatti parlo per esperienza personale, a Marzo del 2003 ero sulla mia CBR600F stavo andando a lavorare quando un animale su un furgone, ad un incrocio sulla statale è passato con il rosso, mi ha preso in pieno e se ne andato come niente fosse, mi sono risvegliato 6 ore dopo in terapia intensiva con trauma cranico e facciale, 2 costole rotte, il menisco del ginocchio sinistro frantumato e escoriazioni in tutto il corpo.
40 punti in totale + 2 mesi di stampelle e 6 di fisioterapia, moto con 9000€ di danni, casco spaccato in due sulla fronte e amnesia totale dell'incidente, ad oggi infatti non ricordo niente....ma ricordo bene l'espressione sulle facce dei miei genitori, della mia ragazza(che ora è mia moglie) e dei miei amici....e il dolore che mi accompagnato nei mesi successivi.
Il primo giorno che sono tornato in sella è stato all'autodromo di Pergusa 4 mesi dopo, ad un weekend di prove libere con i miei amici, mi ricordo che ero tesissimo perchè avevo paura che se fossi caduto mi sarei rotto definitivamente tutto, ero imbottito di antidolorifici per il ginocchio, ma andò bene e mi divertii un casino, i miei amici mi dissero che non credevano avessi potuto fare 2 giorni di turni dalla mattina alla sera nelle mie condizioni, ma come sa chi ama la moto come me, dopo 2 giri di prova ho spento gli interruttori del dolore e della prudenza e ho spalancato il gas per 2 giorni
Questo per dire che non ricordando niente dell'incidente non ho avuto il "blocco del pilota" e non mi ha mai sfiorato l'idea di vendere la moto, ma quando vedo e rivedo le immagini dell'incidente di Marco penso a quanto sono stato vicino a morire e a quanti altri animali circolano liberi per le strade, scusate ma mi vengono un pò di dubbi.
Personalmente, penso che bisognerebbe mettere telecamere a circuito chiuso a tutti gli incroci, proprio per queste cose.
Tolleranza zero: se passare con il rosso, vuoi per distrazione vuoi per un colpo di sonno, può capitare (per fortuna a me non è mai successo, né sto giustificando quelli che lo fanno d'abitudine), è profondamente sbagliato e punibile duramente, uno che non presta soccorso, per quel che mi riguarda, andrebbe preso di peso e sbattuto in prigione per metà della vita che gli rimane da vivere, e che per l'altra metà abbia da pagare i danni. (sempre che non si consegni nelle 24 ore seguenti, allora alleggerirei un po' la pena, magari)
E di solito non sono il solito giustizialista alla "legge del taglione", ma 'ste cose mi fan proprio inc*****e.
Io son quel tipo di persona che se vede un automobilista fermo a bordo strada col cofano alzato si ferma a dare una mano, sull'omissione di soccorso ho il dente avvelenato: si tratta, in un colpo solo, di vigliaccheria, idiozia, menefreghismo ecc., per non dire di peggio.
Scusate lo sfogo.
Io la penso come te! Anche io sono tra quelli che si ferma a prestare aiuto a quelli in difficoltà (anche se oggi è sempre più pericoloso farlo...).
Sostengo inoltre che ci vorrebbero molti ma molti più controlli delle forze dell'ordine per verificare le assicurazioni delle auto/furgoni, invece che fare cassa con le soste vietate come succede a Milano. Purtroppo viaggiano talmente tante auto non in regola che, nella malaugurata ipotesi che ti vengono addosso, non pagano neppure i danni....
Per quel che mi riguarda dovrebbero fare molti più controlli, E fare anche cassa sui parcheggi... io vivo per la maggior parte del tempo a Trieste, il problema parcheggi è pazzesco: c'è gente che parcheggia veramente da cani, ovunque, dando fastidio agli altri automobilisti ed ai pedoni, creando pericoli alla circolazione con posteggi in seconda e terza fila, il tutto per non andare a fermarsi 100 metri più in là , "tanto mi fermo solo per andare a fare la spesa".
Senza contare l'inciviltà nel modo in cui parcheggiano: in 8 mesi ho ricevuto 6 (dico sei!) tra botte e graffiate. Ormai ho imparato a selezionare i posteggi più "sicuri" dove la bora non ti fa cadere alberi addosso e la gente non fa l'autoscontro cercando di posteggiare. Chiusa parentesi.
Dalle "mie" parti invece, a Belluno, per fortuna il parcheggio è molto più civile e facile. Comunque c'è un problema di afflusso alla strada verso Cortina (all'altezza di Longarone), che ogni weekend si intasa per i turisti che vengon su. Per quelli come me che ci vivono c'è una stradina laterale riservata ai residenti. Purtroppo con l'avvento dei navigatori anche i trevisani se ne son accorti, e han iniziato a passare. Il vigile che ci staziona, nonostante i grossi cartelli di divieto ai non residenti, si limitava a far tornare indietro le vetture (e io là in coda ad aspettare che 40 macchine venissero rimandate indietro... una volta alla settimana) senza fare multe.
Ora, per mancanza di fondi, non mettono più neppure il vigile, ed è un casino... se avessero semplicemente fatto rispettare il codice multando, anche di poco, chi non rispetta il cartello che c'è all'inizio della strada, ci avrebbero guadagnato a palate, magari tirando su soldi per quella che potrebbe essere una possibile circonvallazione.
Scusate lo sfogo /bis.
Signori, ci sono città come Milano in cui ti devi muovere in auto o con i mezzi pubblici, e poi ci sono città più piccole.
Io sto in periferia di Alessandria e da casa mia al centro città sono 2 km. a piedi. I pericoli sono minimi, dopo una giornata nera ci si rilassa, si legge e, se si incontra qualcuno che si conosce si chiacchiera. Mi si dirà , ma se ho fretta?
A 5 km/ora (senza ammazzarsi ma ad andatura tranquilla) sono poco più di 15 minuti. Mi si dirà : ma in auto e in moto si fa prima. Sicuri?
A piedi si esce di casa e si è operativi subito.
Nell'altro modo si sale in auto, si mette in moto, si fanno 3 semafori, si cerca un parcheggio, si scende, si paga, si torna, si mette il biglietto e si chiude la macchina, magari a 5 min. di strada da dove vuoi andare. E poi una birra non la bevi se no salta la patente, guardi l'orologio per vedere quando scade il parcheggio, ecc.
In alternativa, la bici. Voi mi direte: sei pazzo, è un sito d'auto. Certo, l'auto va ai raduni, mi sposta a 100 km. di distanza, mi permette di andare dai clienti e quant'altro, ma SOLO quando serve.
Meditate; ambiente, pancia e salute vi ringrazieranno. E poi...c'è la bici (però qui le rubano, e tanto, mentre...non mi hanno ancora tagliato i piedi). Addio Marco! Ci hai regalato l'allegria.
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ilprescelto2
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- Iscritto il: ven ott 30, 2009 10:10 am
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io a pescara doterei le forze dell'ordine di bazooka se fosse per me, siamo nel regno dell'incivilta, parcheggi ovunque pur di fare a piedi meno strada possibile, le frecce non le usa piu nessuno, auto in condizioni che manco in africa vanno in giro cosi, donne che usano il suv alle 8 di mattina per fare 200 metri...non vado in auto per disperazione, e uso la moto solo per la distanza che percorro ogni giorno e i mezzi pubblici meglio che non ne parlo. A ora di punta per fare 4 km ci vuole anche 30 minuti!!se continua cosi e la mia ragazza non trova lavoro ci trasferiremo sicuramente, magari in una citta vivibile tipo alessandria di cui parla franco o addirittura all'estero. Tutto cio per dirvi che quasi sempre sudi freddo ad andare in giro in moto in citta e gente come quella che ha investito crismotor sarebbe da linciare arrivati a questo punto!!scusate lo sfogo ma questo é un punto a cui tengo, ho gia perso 2 amici su strada e vorrei non doverne perdere altri!!
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pietro
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- Iscritto il: mer set 16, 2009 3:00 pm
- Località: Lombardia
Purtroppo quello che ignora il semaforo o la precedenza ci sarà sempre e caso vuole che farà sempre male agli altri e lui/lei ne uscirà indenne. Qualche anno fa la moglie di mio cugino attraversava la strada con semaforo pedonale verde(per lei) e veniva investita da un'auto con a bordo una donna (è casuale non è che ce l'ho con le donne che guidano), che gli ha fatto fare un volo di 20 metri, 1 mese di coma e, poveretta lei non si è mai ripresa totalmente.
lei andava a piedi, per dire che moto o non moto a volte quando la s**** ci vede bene, puoi stare anche dentro un bunker che non serve a niente.
Non voglio certamente far cambiare idea a Crismotor, anche perchè se non te la senti è meglio che non ci vai più, è una scelta personale, ma è solo il modo in cui la penso sull'argomento.
Io uso la moto da cross tutti i sabati e quella da strada la domenica, e al lunedì non vedo l'ora che ritorni il fine settimana, è una malattia da cui non guarirò mai.
lei andava a piedi, per dire che moto o non moto a volte quando la s**** ci vede bene, puoi stare anche dentro un bunker che non serve a niente.
Non voglio certamente far cambiare idea a Crismotor, anche perchè se non te la senti è meglio che non ci vai più, è una scelta personale, ma è solo il modo in cui la penso sull'argomento.
Io uso la moto da cross tutti i sabati e quella da strada la domenica, e al lunedì non vedo l'ora che ritorni il fine settimana, è una malattia da cui non guarirò mai.
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Crismotor
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- Località: Sicilia

Io passo dall'incrocio dove ho avuto l'incidente 4 volte al giorno, la mattina per andare al lavoro, a ora di pranzo per tornare a casa, nel primo pomeriggio per tornare la lavoro e la sera al ritornare a casa, considerato che becco sempre il rosso aspetto circa 1 minuto per il verde, quindi un totale di 4 minuti su 24 ore, ebbene ogni giorno quando aspetto assisto mediamente a 5/6 "ANIMALI" che passano con il rosso, dai vecchi rinco.....i, alle mamme con figli a bordo rigorosamente senza cinture e seggiolini, alle ragazze fighe che lo fanno mentre parlano con il telefonino in mano.
Basterebbe mettere sui pali dei semafori le telecamere e nel giro di pochi mesi ci sarebbero la metà di patenti ancora valide e il comune con la casse che scoppiano di soldi.
Per terminare il racconto del mio incidente, vi dico che nei giorni successivi mentre ero ricoverato i mie amici biker si sono messi a cercare il furgone bianco che qualcuno timidamente ha detto di avere visto, ebbene dopo 5 giorni lo hanno beccato allo stesso incrocio e alla stessa ora, con la mia sagoma stampata sopra il cofano, ha cercato di scappare ma lo hanno inseguito e preso, sono intervenuti i carabinieri anch'essi biker e lo hanno fermato e denunciato, era un vecchio contadino senza assicurazione e viaggiava sul furgone che era già sottoposto a sequestro giudiziario.
Morale della storia, io sono stato rimborsato dal fondo per le vittime stradali dopo 2 anni di causa e lui è stato condannato ad un anno e sei mesi con sospensione della pena xchè non aveva precedenti.
Basterebbe mettere sui pali dei semafori le telecamere e nel giro di pochi mesi ci sarebbero la metà di patenti ancora valide e il comune con la casse che scoppiano di soldi.
Per terminare il racconto del mio incidente, vi dico che nei giorni successivi mentre ero ricoverato i mie amici biker si sono messi a cercare il furgone bianco che qualcuno timidamente ha detto di avere visto, ebbene dopo 5 giorni lo hanno beccato allo stesso incrocio e alla stessa ora, con la mia sagoma stampata sopra il cofano, ha cercato di scappare ma lo hanno inseguito e preso, sono intervenuti i carabinieri anch'essi biker e lo hanno fermato e denunciato, era un vecchio contadino senza assicurazione e viaggiava sul furgone che era già sottoposto a sequestro giudiziario.
Morale della storia, io sono stato rimborsato dal fondo per le vittime stradali dopo 2 anni di causa e lui è stato condannato ad un anno e sei mesi con sospensione della pena xchè non aveva precedenti.
-
Crismotor
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pietro ha scritto:
Purtroppo quello che ignora il semaforo o la precedenza ci sarà sempre e caso vuole che farà sempre male agli altri e lui/lei ne uscirà indenne. Qualche anno fa la moglie di mio cugino attraversava la strada con semaforo pedonale verde(per lei) e veniva investita da un'auto con a bordo una donna (è casuale non è che ce l'ho con le donne che guidano), che gli ha fatto fare un volo di 20 metri, 1 mese di coma e, poveretta lei non si è mai ripresa totalmente.
lei andava a piedi, per dire che moto o non moto a volte quando la s**** ci vede bene, puoi stare anche dentro un bunker che non serve a niente.
Non voglio certamente far cambiare idea a Crismotor, anche perchè se non te la senti è meglio che non ci vai più, è una scelta personale, ma è solo il modo in cui la penso sull'argomento.
Io uso la moto da cross tutti i sabati e quella da strada la domenica, e al lunedì non vedo l'ora che ritorni il fine settimana, è una malattia da cui non guarirò mai.
Pietro, io ogni domenica mattina alle 8:30 esco di casa, mia moglie mi saluta come fosse l'ultima volta che mi vede e mia figlia mi dice "papà non correre anzi non uscire:giochiamo", io con mille dubbi le saluto e mi raduno con una decina di biker e al bar ci facciamo promesse tipo: "Oggi andiamo piano che le strade sono sporche" oppure: "Ragazzi mi raccomando non corriamo perchè l'altro giorno è caduto Tizio e se fatto male"
Ma una volta sulla moto appena chiudo la visiera è finita, mi scordo tutto e vado a manetta, sulle statali, in autostrada.
E' la moto che comanda, i 170cv della mia Cbr mi dicono accellera...accellera... e io accellero.
Tutto è cominciato proprio quando felice possessore di una transalp guidai per la prima volta la CBR600F di un mio amico, me ne innamorai subito e nel giro di un mese avevo venduto la transalp e comprato la CBR600.
Ho già messo in vendita la "Suicidio1000RR", ho deciso di prendere una quasi innocua Hornet 600, almeno non avendo un mezzo da corsa spero di non ricadere nel tunnel della droga adrenalinica.
Purtroppo quello che ignora il semaforo o la precedenza ci sarà sempre e caso vuole che farà sempre male agli altri e lui/lei ne uscirà indenne. Qualche anno fa la moglie di mio cugino attraversava la strada con semaforo pedonale verde(per lei) e veniva investita da un'auto con a bordo una donna (è casuale non è che ce l'ho con le donne che guidano), che gli ha fatto fare un volo di 20 metri, 1 mese di coma e, poveretta lei non si è mai ripresa totalmente.
lei andava a piedi, per dire che moto o non moto a volte quando la s**** ci vede bene, puoi stare anche dentro un bunker che non serve a niente.
Non voglio certamente far cambiare idea a Crismotor, anche perchè se non te la senti è meglio che non ci vai più, è una scelta personale, ma è solo il modo in cui la penso sull'argomento.
Io uso la moto da cross tutti i sabati e quella da strada la domenica, e al lunedì non vedo l'ora che ritorni il fine settimana, è una malattia da cui non guarirò mai.
Pietro, io ogni domenica mattina alle 8:30 esco di casa, mia moglie mi saluta come fosse l'ultima volta che mi vede e mia figlia mi dice "papà non correre anzi non uscire:giochiamo", io con mille dubbi le saluto e mi raduno con una decina di biker e al bar ci facciamo promesse tipo: "Oggi andiamo piano che le strade sono sporche" oppure: "Ragazzi mi raccomando non corriamo perchè l'altro giorno è caduto Tizio e se fatto male"
Ma una volta sulla moto appena chiudo la visiera è finita, mi scordo tutto e vado a manetta, sulle statali, in autostrada.
E' la moto che comanda, i 170cv della mia Cbr mi dicono accellera...accellera... e io accellero.
Tutto è cominciato proprio quando felice possessore di una transalp guidai per la prima volta la CBR600F di un mio amico, me ne innamorai subito e nel giro di un mese avevo venduto la transalp e comprato la CBR600.
Ho già messo in vendita la "Suicidio1000RR", ho deciso di prendere una quasi innocua Hornet 600, almeno non avendo un mezzo da corsa spero di non ricadere nel tunnel della droga adrenalinica.
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Crismotor
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admin ha scritto:
Non vorrei "romperti le uova nel paniere", ma penso che rischi di più con una hornet che con la cbr.
Cercherai di star dietro ai tuoi amici con una moto naked che come ciclistica......bhè.....diciamo che non è una cbr :I
Luca effettivamente...stavo già pensando di mettergli il blocco motore della CBR600RR:Deh...:Deh...:Deh...scherzavo.
Come dice chi vuole smettere di fumare "io ho smesso" con le corse su strada, d'ora in poi gite fuoriporta e passeggiate magari di nuovo con mia mogle.
Non vorrei "romperti le uova nel paniere", ma penso che rischi di più con una hornet che con la cbr.
Cercherai di star dietro ai tuoi amici con una moto naked che come ciclistica......bhè.....diciamo che non è una cbr :I
Luca effettivamente...stavo già pensando di mettergli il blocco motore della CBR600RR:Deh...:Deh...:Deh...scherzavo.
Come dice chi vuole smettere di fumare "io ho smesso" con le corse su strada, d'ora in poi gite fuoriporta e passeggiate magari di nuovo con mia mogle.
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pietro
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Crismotor ha scritto:
pietro ha scritto:
Purtroppo quello che ignora il semaforo o la precedenza ci sarà sempre e caso vuole che farà sempre male agli altri e lui/lei ne uscirà indenne. Qualche anno fa la moglie di mio cugino attraversava la strada con semaforo pedonale verde(per lei) e veniva investita da un'auto con a bordo una donna (è casuale non è che ce l'ho con le donne che guidano), che gli ha fatto fare un volo di 20 metri, 1 mese di coma e, poveretta lei non si è mai ripresa totalmente.
lei andava a piedi, per dire che moto o non moto a volte quando la s**** ci vede bene, puoi stare anche dentro un bunker che non serve a niente.
Non voglio certamente far cambiare idea a Crismotor, anche perchè se non te la senti è meglio che non ci vai più, è una scelta personale, ma è solo il modo in cui la penso sull'argomento.
Io uso la moto da cross tutti i sabati e quella da strada la domenica, e al lunedì non vedo l'ora che ritorni il fine settimana, è una malattia da cui non guarirò mai.
Pietro, io ogni domenica mattina alle 8:30 esco di casa, mia moglie mi saluta come fosse l'ultima volta che mi vede e mia figlia mi dice "papà non correre anzi non uscire:giochiamo", io con mille dubbi le saluto e mi raduno con una decina di biker e al bar ci facciamo promesse tipo: "Oggi andiamo piano che le strade sono sporche" oppure: "Ragazzi mi raccomando non corriamo perchè l'altro giorno è caduto Tizio e se fatto male"
Ma una volta sulla moto appena chiudo la visiera è finita, mi scordo tutto e vado a manetta, sulle statali, in autostrada.
E' la moto che comanda, i 170cv della mia Cbr mi dicono accellera...accellera... e io accellero.
Tutto è cominciato proprio quando felice possessore di una transalp guidai per la prima volta la CBR600F di un mio amico, me ne innamorai subito e nel giro di un mese avevo venduto la transalp e comprato la CBR600.
Ho già messo in vendita la "Suicidio1000RR", ho deciso di prendere una quasi innocua Hornet 600, almeno non avendo un mezzo da corsa spero di non ricadere nel tunnel della droga adrenalinica.
Il mio modesto parere, sono quasi trent'anni che vado in moto (la prima vera moto è stata una Yamaha RD350 nel lontano 1983), non è mai la moto a causare incidenti, ma chi le guida o chi guida gli altri mezzi che circolano sulle strade.
Se a livello psicologico, guidare un mezzo meno performante ti può fare rischiare di meno, ben venga, ma come ha detto Admin, uscire con gli stessi amici ti porterà ad andare come loro, anche perchè i 100 e rotti CV di una Hornet bastano e avanzano per stare dietro a qualsiasi sportiva su strada, e se si scollega il cervello, anche a stargli davanti.
Probabilmente se fossi nella tua situazione avrei anche io dei dubbi.
In questi casi forse la cura sarebbe (non so se è il tuo caso)non uscire con amici smanettoni, questo sarebbe già un miglioramento, chi ti parla è un malato del ginocchio a terra, però ho notato che da un paio d'anni, non uscendo più in compagnia ma solo io e mia moglie, vado molto più piano anche se sotto al sedere ho gli stessi 150 cv.
Non dimentico che ho trovato un modo per sfogarmi, andando a fare motocross al sabato, così la domentica mi rilasso e mi godo il paesaggio.
pietro ha scritto:
Purtroppo quello che ignora il semaforo o la precedenza ci sarà sempre e caso vuole che farà sempre male agli altri e lui/lei ne uscirà indenne. Qualche anno fa la moglie di mio cugino attraversava la strada con semaforo pedonale verde(per lei) e veniva investita da un'auto con a bordo una donna (è casuale non è che ce l'ho con le donne che guidano), che gli ha fatto fare un volo di 20 metri, 1 mese di coma e, poveretta lei non si è mai ripresa totalmente.
lei andava a piedi, per dire che moto o non moto a volte quando la s**** ci vede bene, puoi stare anche dentro un bunker che non serve a niente.
Non voglio certamente far cambiare idea a Crismotor, anche perchè se non te la senti è meglio che non ci vai più, è una scelta personale, ma è solo il modo in cui la penso sull'argomento.
Io uso la moto da cross tutti i sabati e quella da strada la domenica, e al lunedì non vedo l'ora che ritorni il fine settimana, è una malattia da cui non guarirò mai.
Pietro, io ogni domenica mattina alle 8:30 esco di casa, mia moglie mi saluta come fosse l'ultima volta che mi vede e mia figlia mi dice "papà non correre anzi non uscire:giochiamo", io con mille dubbi le saluto e mi raduno con una decina di biker e al bar ci facciamo promesse tipo: "Oggi andiamo piano che le strade sono sporche" oppure: "Ragazzi mi raccomando non corriamo perchè l'altro giorno è caduto Tizio e se fatto male"
Ma una volta sulla moto appena chiudo la visiera è finita, mi scordo tutto e vado a manetta, sulle statali, in autostrada.
E' la moto che comanda, i 170cv della mia Cbr mi dicono accellera...accellera... e io accellero.
Tutto è cominciato proprio quando felice possessore di una transalp guidai per la prima volta la CBR600F di un mio amico, me ne innamorai subito e nel giro di un mese avevo venduto la transalp e comprato la CBR600.
Ho già messo in vendita la "Suicidio1000RR", ho deciso di prendere una quasi innocua Hornet 600, almeno non avendo un mezzo da corsa spero di non ricadere nel tunnel della droga adrenalinica.
Il mio modesto parere, sono quasi trent'anni che vado in moto (la prima vera moto è stata una Yamaha RD350 nel lontano 1983), non è mai la moto a causare incidenti, ma chi le guida o chi guida gli altri mezzi che circolano sulle strade.
Se a livello psicologico, guidare un mezzo meno performante ti può fare rischiare di meno, ben venga, ma come ha detto Admin, uscire con gli stessi amici ti porterà ad andare come loro, anche perchè i 100 e rotti CV di una Hornet bastano e avanzano per stare dietro a qualsiasi sportiva su strada, e se si scollega il cervello, anche a stargli davanti.
Probabilmente se fossi nella tua situazione avrei anche io dei dubbi.
In questi casi forse la cura sarebbe (non so se è il tuo caso)non uscire con amici smanettoni, questo sarebbe già un miglioramento, chi ti parla è un malato del ginocchio a terra, però ho notato che da un paio d'anni, non uscendo più in compagnia ma solo io e mia moglie, vado molto più piano anche se sotto al sedere ho gli stessi 150 cv.
Non dimentico che ho trovato un modo per sfogarmi, andando a fare motocross al sabato, così la domentica mi rilasso e mi godo il paesaggio.