Inviato: lun ott 06, 2014 10:59 pm
Il paraurti originale,per stessa ammissione di Chi lo ha realizzato,doveva soddisfare esigenze particolari necessarie per un prodotto realizzato in grande serie.
Sicchè i materiali utilizzati, unitamente alla difficoltà realizzativa ed alle esigenze aerodinamiche, hanno fatto sì che il prodotto finale fosse quello che noi tutti conosciamo bellissimo alla vista, ma fragile agli urti che ineluttabilmente si verificano e soprattutto con caratteristiche chimico-fisiche che vanno sempre più degradando se assoggettate a shock termici e meccanici.
Nonostante ciò il problema che abbiamo dovuto risolvere con il club,grazie alla collaborazione dell'infinito ing.Franciosa,è stato essenzialmente di natura economica,ossia riuscire a produrre un qualcosa che fosse identico all'originale ma che costasse molto meno.
Una volta risolti gli insormontabili problemi tecnologici,perché la Peugeot oltre a realizzarlo ne ha "blindato†la tecnologia produttiva,il Nostro socio miki61,essendo un professionista del settore abituato ad interfacciarsi,senza nulla togliere,con società che trattano i compositi con una familiarità ben superiore alla Peugeot,ha anche pensato di realizzarlo solido e duraturo.
Non c'erano assolutamente i numeri per giustificare la realizzazione di uno stampo adatto ad una produzione di così poche unità ,tuttavia l'ing.Franciosa lo ha considerato,coerentemente i suoi impegni di allora,una sfida oltre che una esercitazione hobbistica.
Per scendere maggiormente in alcuni dettagli sulla " genesi":
il modello è stato ricavato da un paraurti disastrato (Matteo) e "riesumato" a nuova vita;
dal modello sono state prodotte le tre componenti dello stampo utilizzando nell'ordine i seguenti materiali: gel-coat vinilestere nero per stampi, mat di vetro E da 30 g/mq, chopped di vetro E con tre grammature 180, 350 e 600 g/mq e resina vinilestere per stampi con catalisi lenta. Risparmio ulteriori particolari inerenti il numero di strati, e dove, siano stati usati ....
Il risultato è stato visto e apprezzato da tutti al raduno di Viterbo del 2012 in cui,essendoci anche una 456 GT,abbiamo potuto renderci conto di quanto i 2 paraurti fossero sostanzialmente simili.
Nonostante ciò il processo era "abbastanza artigianale†e di difficile realizzazione per cui siamo stati costretti,nostro malgrado,non riuscendo più a soddisfare la domanda,a rimanere in stand by fino allo scorso gennaio.
Fortunatamente da gennaio l'ing.Franciosa è riuscito,grazie alla collaborazione di un suo ex dipendente,a creare nuovi stampi in materiali ancora più nobili,riuscendo a migliorare la finitura superficiale ed inserendo,grazie all'esperienza maturata sui primi modelli,degli inserti in fibra di Kevlar nei punti maggiormente sollecitati .
Insomma un paraurti che oltre ad un notevole rapporto qualità -prezzo e che ci inorgoglisce perché "made in 406 CCIâ€,soprattutto facilmente riparabile perché qualsiasi carrozziere può metterci mano su ragion per cui,anche se i costi fossero i medesimi, non vedo di che genere di confronto si voglia stare a parlare!
Aggiungo che anche a livello di sicurezza attiva e passiva non fa che migliorare ulteriormente la già eccellente resa della 406 coupè.
Il prezzo è rimasto lo stesso del primo realizzato,problemi ai lavafari non ce ne sono perché siamo in grado di farne provvisti e non resta il solo problema del trasporto poiché è ritirabile a mano per i residenti nei dintorni di Roma ma i corrieri ci chiedono più di 100 euro tuttavia ci stiamo aggiornando anche per il trasporto poiché un nostro socio di Venezia è riuscito a ritirarlo ad un costo molto più basso.
Sicchè i materiali utilizzati, unitamente alla difficoltà realizzativa ed alle esigenze aerodinamiche, hanno fatto sì che il prodotto finale fosse quello che noi tutti conosciamo bellissimo alla vista, ma fragile agli urti che ineluttabilmente si verificano e soprattutto con caratteristiche chimico-fisiche che vanno sempre più degradando se assoggettate a shock termici e meccanici.
Nonostante ciò il problema che abbiamo dovuto risolvere con il club,grazie alla collaborazione dell'infinito ing.Franciosa,è stato essenzialmente di natura economica,ossia riuscire a produrre un qualcosa che fosse identico all'originale ma che costasse molto meno.
Una volta risolti gli insormontabili problemi tecnologici,perché la Peugeot oltre a realizzarlo ne ha "blindato†la tecnologia produttiva,il Nostro socio miki61,essendo un professionista del settore abituato ad interfacciarsi,senza nulla togliere,con società che trattano i compositi con una familiarità ben superiore alla Peugeot,ha anche pensato di realizzarlo solido e duraturo.
Non c'erano assolutamente i numeri per giustificare la realizzazione di uno stampo adatto ad una produzione di così poche unità ,tuttavia l'ing.Franciosa lo ha considerato,coerentemente i suoi impegni di allora,una sfida oltre che una esercitazione hobbistica.
Per scendere maggiormente in alcuni dettagli sulla " genesi":
il modello è stato ricavato da un paraurti disastrato (Matteo) e "riesumato" a nuova vita;
dal modello sono state prodotte le tre componenti dello stampo utilizzando nell'ordine i seguenti materiali: gel-coat vinilestere nero per stampi, mat di vetro E da 30 g/mq, chopped di vetro E con tre grammature 180, 350 e 600 g/mq e resina vinilestere per stampi con catalisi lenta. Risparmio ulteriori particolari inerenti il numero di strati, e dove, siano stati usati ....
Il risultato è stato visto e apprezzato da tutti al raduno di Viterbo del 2012 in cui,essendoci anche una 456 GT,abbiamo potuto renderci conto di quanto i 2 paraurti fossero sostanzialmente simili.
Nonostante ciò il processo era "abbastanza artigianale†e di difficile realizzazione per cui siamo stati costretti,nostro malgrado,non riuscendo più a soddisfare la domanda,a rimanere in stand by fino allo scorso gennaio.
Fortunatamente da gennaio l'ing.Franciosa è riuscito,grazie alla collaborazione di un suo ex dipendente,a creare nuovi stampi in materiali ancora più nobili,riuscendo a migliorare la finitura superficiale ed inserendo,grazie all'esperienza maturata sui primi modelli,degli inserti in fibra di Kevlar nei punti maggiormente sollecitati .
Insomma un paraurti che oltre ad un notevole rapporto qualità -prezzo e che ci inorgoglisce perché "made in 406 CCIâ€,soprattutto facilmente riparabile perché qualsiasi carrozziere può metterci mano su ragion per cui,anche se i costi fossero i medesimi, non vedo di che genere di confronto si voglia stare a parlare!
Aggiungo che anche a livello di sicurezza attiva e passiva non fa che migliorare ulteriormente la già eccellente resa della 406 coupè.
Il prezzo è rimasto lo stesso del primo realizzato,problemi ai lavafari non ce ne sono perché siamo in grado di farne provvisti e non resta il solo problema del trasporto poiché è ritirabile a mano per i residenti nei dintorni di Roma ma i corrieri ci chiedono più di 100 euro tuttavia ci stiamo aggiornando anche per il trasporto poiché un nostro socio di Venezia è riuscito a ritirarlo ad un costo molto più basso.